Architetti astigiani lanciano la sfida per una città nuova e a misura d’uomo

Architetti astigiani lanciano la sfida per una città nuova e a misura d’uomo

Elisa Schiffo

Come potrebbe essere sfruttato un contenitore vuoto?

Come potrebbe trasformarsi un viale, una piazza, un luogo del centro o di periferia, oppure ancora chi trova l’idea per un nuovo percorso di collegamento magari per far vivere zone inesplorate?
L’Ordine degli architetti della provincia di Asti torna a lanciare la sfida agli astigiani e propone la seconda edizione di «provocAzioni».

 

L’iniziativa è uno degli eventi previsti per la 3ª edizione dell’Asti Fest – Festival dell’Architettura Astigiano che affronterà il tema delle città di transizione e delle città resilienti. «La resilienza è la capacità di una realtà urbana di reagire alle “perturbazioni” di ogni genere, sociali, economiche – spiegano Marco Pesce, coordinatore commissione cultura e organizzatore di Asti Fest, e Maura Cucchi Osano (commissione cultura) – città e comunità che intraprendono un percorso di trasformazione per affrontare i cambiamenti invece di subirli».

 

In questo percorso che sarà il filo conduttore del festival che si svilupperà tra aprile e maggio con presentazioni di libri, passeggiate, tavole rotonde, convegni, laboratori e mostre troveranno spazio anche le idee degli Astigiani.

 

Per presentare gli elaborati, idee artistiche anche provocatorie su come trasformare la città di Asti, c’è tempo da oggi 12 marzo al 14 aprile. Possono aderire tutti. Spazio all’estro e alla creatività, non ci sono vincoli né di luoghi, né di spazi, né di dimensioni. È possibile utilizzare qualsiasi tecnica grafica (schizzo, collage, patchwork, fotomontaggio, ecc.), le immagini saranno pubblicate online e potranno essere esposte in una mostra temporanea. Partecipare è semplice, basta caricare i lavori realizzati sul sito www.astifest.it dove si trova anche il regolamento del concorso.

Fonte: La Stampa Asti

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