Gli architetti dell’A.S.T.I FEST – Festival dell’Architettura Astigiano si raccontano nella rassegna “Storytelling: Storie di resilienza”

Gli architetti dell’A.S.T.I FEST – Festival dell’Architettura Astigiano si raccontano nella rassegna “Storytelling: Storie di resilienza”

Primo storytellig giovedì 9 maggio, ore 18.00, presso FuoriLuogo

Gli architetti dell’A.S.T.I FEST – Festival dell’Architettura Astigiano si raccontano nella rassegna “Storytelling: Storie di resilienza”. Il primo dei quattro appuntamenti, dal titolo “Raccontare l’autocostruzione: il Modulo ECO e l’ex Fornace a Ghiare di Berceto”, si terrà a FuoriLuogo, giovedì 9 maggio, alle 18.

Interverrà Francesco Fulvi, Dottore di Ricerca in Tecnologia dell’Architettura, Ingegnere edile e Architetto jr, che, dopo i viaggi all’estero e le collaborazioni con noti professionisti tra cui l’architetto Mario Cuccinella, ha l’Associazione Culturale Manifattura Urbana, a Parma.

I due progetti che presenterà, Modulo ECO e recupero dell’ex Fornace Marchino a Ghiare di Berceto, si basano sull’autorecupero, l’autocostruzione e la partecipazione della popolazione alla progettazione e alla realizzazione di interventi che permettono la riqualificazione, il riutilizzo e la rigenerazione di aree dismesse o degradate.

Il Modulo ECO è un piccolo padiglione progettato e costruito dai volontari di Manifattura Urbana e dai cittadini: oggi utilizzato per eventi temporanei, rassegne, feste, è un punto di riferimento per il quartiere e rappresenta uno spazio aperto alla città, nel quale la popolazione, associazioni e gruppi informali hanno la possibilità di incontrarsi, creare una rete, promuovere la cultura e divulgare tematiche legate alla sostenibilità ambientale.

Il recupero dell’ex Fornace Marchino a Ghiare di Berceto si realizza attraverso un workshop/cantiere che ha visto l’alternarsi di lezioni teoriche, tenute da docenti esperti nelle varie discipline, al lavoro sul campo. L’iniziativa è stata organizzata da Manifattura Urbana in collaborazione con l’Amministrazione comunale, la Soprintendenza, la popolazione locale e gli studenti. L’obiettivo del progetto è quello creare un circolo virtuoso per la riqualificazione dell’area dismessa da anni, con i relativi problemi di sicurezza e ambientali, e valorizzare un esempio unico di archeologia industriale, offrendo alla popolazione e ai turisti un nuovo spazio fruibile.

Prosegue l’open call “provocAZIONI2: Asti città resiliente?”: c’è tempo fino al 14 giugno per condividere il vostro punto di vista sulla città, caricando sul sito dell’A.S.T.I. FEST le vostre immagini artistiche e provocatorie. Le istruzioni e il regolamento sono disponibili su astifest.it.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.astifest.it, Facebook, Instagram o scrivendo a info@astifest.it

 

Fonte: La Voce di Asti

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